Nioh: alla scoperta delle origini di William

Nioh

Uno dei giochi mostrati al Tokyo Game Show di quest’anno che ha attirato maggiormente la mia attenzione è sicuramente Nioh, titolo d’azione presentato da KOEI TECMO Games e sviluppato dal Team NINJA sotto la guida di Kou Shibusawa.

Nioh non è esattamente nuovo come titolo, dato che fu annunciato per la prima volta nel 2004 (prima della fusione fra KOEI e TECMO) come un RPG per PlayStation 3 ambientato nell’epoca Sengoku. In quel periodo KOEI riuscì a svilupparne una versione alpha, che però non ha soddisfatto le aspettative dell’azienda, motivo per cui il progetto fu accantonato fino al 2010, ma da allora non se n’è saputo più nulla. Quest’anno, più precisamente nel corso della SCEJA Press Conference 2015, Nioh è rinato sotto nuove vesti: quelle di un titolo d’azione con un gameplay che ricorda in parte Onimusha e in parte DARK SOULS, con quel pizzico di mitologia giapponese già apprezzata in Toukiden. Per definirlo, KOEI TECMO Games ha coniato il termine Dark Sengoku Action RPG (fonte: 4Gamer).

Nioh: alla scoperta delle origini di William

Nioh era originariamente basato su Oni, un copione del celebre e compianto regista Akira Kurosawa mai portato a termine. Tuttavia, ad attirare l’attenzione dei fan è stato il protagonista del video di gameplay mostrato all’evento di Chiba, William. Additato da molti come una sorta di clone di Geralt, il protagonista di The Witcher, William è in realtà basato su una figura storica realmente esistita, quello che viene ricordato come il primo samurai occidentale della storia: William Adams, inglese, nato nel 1564 e deceduto in Giappone nel 1620 (fonte: Wikipedia).

William era un marinaio che, nel 1600, è stato il primo inglese a raggiungere le coste giapponesi, uno dei pochi sopravvissuti dell’unica imbarcazione che la compagnia olandese delle Indie orientali riuscì a inviare in Giappone nella spedizione del 1558. Giunto nelle terre del Sol Levante, col tempo William è diventato il consigliere dello shogun Ieyasu Tokugawa, dirigendo la costruzione delle prime navi in stile occidentale dello shogunato e, in seguito, venendo riconosciuto come uno degli stranieri più influenti della storia del Giappone.

In che modo Shibusawa si è ispirato alla figura di William Adams non ci è dato ancora saperlo, ma l’idea del vero e proprio samurai di origini occidentali è stata alquanto romanzata (come è già accaduto in numerosi film e opere teatrali) a giudicare dal materiale pervenuto dal TGS. Adams non era un guerriero a tutti gli effetti, ma è stato insignito del titolo di Samurai dopo essere rinato a nuova vita con il nome di Miura Anjin: Tokugawa faceva molto affidamento su di lui nelle vesti di consigliere, ingegnere e matematico.

L’uscita di Nioh è prevista su PlayStation 4 nel corso del 2016, per il momento solo in Giappone. Parlando in termini personali, posso già reputarlo uno dei titoli che attendo con più ansia tra quelli mostrati in quest’ultimo anno.

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Trent’anni passati a inseguire il sogno giapponese, fra un episodio di Gundam e un match a Street Fighter II. Adora giocare su console e nelle sale giochi di Ikebukuro che ormai, per quanto lontana, considera una seconda casa.