J-STARS Victory VS+ – Recensione

J-STARS Victory VS+ – Recensione

J-STARS Victory VS+All’interno del Jump World, un luogo immaginario dove vivono gli eroi dell’universo di Shonen Jump, colui che si autoproclama divinità suprema si appresta a dare il via a un importantissimo evento chiamato J-Battle Festival. Tutti coloro che possiedono sogni e speranze si radunino! Salpate sulle vostre navi, attraversate l’oceano. Quello che state cercando si trova proprio qui, nel Jump World. Impegno, amicizia e forza: coloro che saranno in possesso di questi requisiti e si riveleranno i vincitori assoluti, potranno realizzare il loro più grade sogno. Radunatevi, o valorosi guerrieri! Immergetevi senza paura nel Jump World e lasciate che la festa inizi!

Nel marzo dello scorso anno, nel paese del Sol Levante, BANDAI NAMCO Entertainment e Spike Chunsoft hanno lanciato su PlayStation 3 e PlayStation Vita J-Stars Victory VS, il fighting game cross-over che omaggia la famosa rivista “contenitore” nipponica Shonen Jump: un titolo che ha fatto letteralmente andare in visibilio i fan di fumetti e animazione giapponese, professandosi come “Il titolo Jump definitivo”.

All’interno del panorama videoludico altri titoli del genere hanno visto la luce durante il corso degli anni: Famicom Jump: Hero Retsuden e Famicom Jump II: Saikyou no Shichinin per Famicom (NES), Battle Stadium D.O.N., il deludentissimo titolo targato proprio BANDAI NAMCO per GameCube e PlayStation 2 che conteneva al suo interno esclusivamente tre serie (Dragon Ball, One Piece e Naruto) e i due relativamente più recenti e apprezzatissimi Jump Super Stars e Jump Ultimate Stars per Nintendo DS. Nessuno di questi titoli è mai uscito al di fuori del territorio nipponico ma, a poco più di un anno dalla sua release originale avvenuta in Giappone, BANDAI NAMCO esaudisce le preghiere di migliaia di appassionati di anime e manga del vecchio continente. Il titolo in oggetto giunge quindi dalle nostre parti con il nome di J-STARS Victory VS+ e, oltre che su PlayStation 3 e PS Vita, anche in una inedita edizione PS4. Cosa sarà cambiato rispetto a quanto già visto lo scorso anno? Cosa significa quel “Plus” nel titolo? Scopriamolo insieme.

  • Titolo: J-STARS Victory VS
  • Piattaforma: PlayStation 4, PlayStation 3, PlayStation Vita
  • Genere: Fighting Game
  • Giocatori: 1-2
  • Software house: BANDAI NAMCO Entertainment
  • Sviluppatore: Spike Chunsoft
  • Lingua: Italiano (testi), Giapponese (doppiaggio)
  • Data di uscita: 25 giugno 2015
  • Disponibilità: retail, digital delivery
  • DLC: non presenti
  • Note: libro di 52 pagine “Compendium” e tre temi per le rispettive console distribuiti come bonus prenotazioni per tutte e tre le versioni

Aspettavamo con molta ansia questo titolo sin da prima della sua uscita in Giappone: lo abbiamo bramato, sognato di notte, desiderato fin dal giorno del suo annuncio. Tuttavia, più il tempo passava e più dettagli emergevano, più dentro di noi c’era qualcosa che iniziava a farci dubitare di questo gioco, fino al momento del faccia a faccia finale. Quando ci ricapiterà l’occasione di vedere un cross-over del genere? Gli appassionati dei personaggi Jump non possono certo lasciarselo sfuggire! Col passare del tempo, tuttavia, si profilava all’orizzonte una possibile, grande delusione.

No Arale, non esageriamo. Non fino a questo punto.

No Arale, non esageriamo. Non fino a questo punto.

L’inizio di una nuova avventura

Partiamo dal principio. Come l’edizione uscita in Giappone un anno fa, J-STARS Victory VS+ offrirà ai giocatori alcune modalità in cui cimentarsi: Avventura J, la modalità principale, Verso la Vittoria, grazie alla quale sarà possibile competere in varie sfide utilizzando il nostro team di personaggi preferiti, sbloccati nel corso della storia, la classica modalità Libera, in cui sarà possibile affrontare sfide veloci contro il computer o contro un secondo eventuale giocatore, infine l’immancabile modalità online, in cui sarà possibile sfidare combattenti di tutto il mondo.

Una modalità che non avremmo affatto sdegnato sarebbe stata Allenamento, in cui provare i moveset dei personaggi giocabili e scoprire le abilità dei personaggi di supporto in tutta tranquillità, per mettere a punto il nostro team ideale. Tuttavia, a parte il breve tutorial, non ci verrà dato altro modo per prendere confidenza con il gioco se non quello di combattere e prenderci progressivamente la mano. Avventura J, ci metterà subito di fronte a quattro diverse storie, potendo decidere in tutta liberà da quale cominciare.

  • Capitolo Dinamismo – Storia che avrà come protagonista iniziale Monkey D. Rufy (One Piece)
  • Capitolo Speranza – Storia che avrà come protagonista iniziale Naruto Uzumaki (Naruto Shippuden)
  • Capitolo Indagine – Storia che avrà come protagonista iniziale Toriko (Toriko)
  • Capitolo Ricerca – Storia che avrà come protagonista iniziale Ichigo Kurosaki (Bleach)
KORIN PLS.

KORIN PLS.

Una volta effettuata la nostra scelta, verremo gettati all’interno di questo mondo da sogno che è il Jump World, popolato dai nostri eroi preferiti con tanto di apposite location a tema sulla mappa, che omaggiano le varie serie da cui sono tratti. In questa modalità ci ritroveremo a dover viaggiare in lungo e in largo a bordo di una scrausissima barchetta, che migliorerà durante il proseguimento del gioco, in cerca dei nostri avversari e possibili compagni di viaggio e di squadra. Tuttavia, non tutti i personaggi che troveremo sul nostro cammino decideranno di unirsi al gruppo, siano essi giocabili o di supporto; non sarà di certo insolito trovarci di fronte al nostro personaggio preferito, sconfiggerlo e vedelo andare via senza che entri a far parte della nostra squadra.

Visto che siamo in tema personaggi, iniziamo subito con uno degli aspetti negativi del titolo: sono troppo pochi. Non sto dicendo che 52 personaggi (39 giocabili e 13 di supporto) siano semplicemente pochi, ma che, sostanzialmente, ce ne sono troppi provenienti dalle solite serie note; gli assenti importanti sono tanti: Shaman King, Slam Dunk, Captain Tsubasa, Death Note, Black Cat e molte altre serie che hanno fatto la storia della rivista, e che al momento non hanno videogame dedicati, meriterebbero un posto in J-STARS, al contrario delle solite opere che in questo titolo possono contare su tre o quattro personaggi nonostante abbiano ogni anno dei giochi ad esse esclusivamente dedicate.

Non possiamo nemmeno sperare in un futuro arrivo di DLC che aggiungano al roster personaggi come Yoh Asakura, dato che la compagnia stessa ci ha smentito — di persona — lo sviluppo di nuovi contenuti per il titolo. Avremmo preferito che il roster fornisse una maggiore varietà di protagonisti proveniente da un ventaglio più ampio di fumetti, invece che lasciare così tanto spazio a personaggi provenienti da One Piece, Naruto e Dragon Ball, che avrebbero potuto contare di un numero più limitato di guerrieri giocabili per i motivi descritti poc’anzi. Un altro cattivo esempio è la scelta di rendere Allen Walker, protagonista di D.Gray-man, un semplice personaggio di supporto, anziché controllabile dal giocatore. Tristemente, J-STARS Victory VS+ delude sotto questo punto di vista. Se i personaggi presenti nel gioco non sono di vostro gradimento, ahinoi, c’è da prendersela solo con il pubblico giapponese: sono stati i fan oltreoceano, tramite una serie di sondaggi condotti sulla rivista di Shueisha, a scegliere quali personaggi e serie coinvolgere all’interno di questo progetto.

Come se non bastasse, nonostante J-STARS sia un titolo tratto da una rivista contenitore di manga, alcuni dei personaggi, come per esempio Seiya (da noi indicato col nome del “doppiaggio storico” Pegasus) Jonathan e Joseph Joestar, avranno il classico look (o cloth, nel caso del primo) riconducibile all’adattamento animato della propria serie e non a quello visto nei fumetti: questo può rivelarsi una piccola incongruenza su quello che il gioco dovrebbe rappresentare per gli appassionati.

Let’s battle!

I combattimenti che affronteremo nel corso del gioco saranno per la maggior parte gradevoli e divertenti, ma mai davvero impegnativi, e alla lunga, dopo aver fatto un po’ di esperienza, si riveleranno abbastanza facili. La sfida sfortunatamente è poca, e a volte ci imbatteremo in avversari che ci affronteranno da soli: per noi, dotati di un team di due guerrieri, sarà veramente come bere un bicchier d’acqua. Se invece decideremo di basare le nostre sessioni di gioco sulla modalità online, ovviamente il discorso cambia e il tutto inizierà a farsi più arduo.

È così che iniziano le risse nei peggiori bar di Caracas. Purtroppo Pegasus è troppo stupido per capirlo.

È così che iniziano le risse nei peggiori bar di Caracas. Purtroppo Pegasus è troppo stupido per capirlo.

Le sfide si svolgeranno in ampie mappe di gioco, da poter distruggere (anche troppo facilmente), esplorare e dove nasconderci a nostro piacimento. Nella parte bassa dello schermo invece sarà possibile vedere lo stato del nostro team, la quantità di energia vitale che ci è rimasta e l’unico personaggio di supporto sotto il nostro (indiretto) controllo; nella parte superiore sarà presente un’apposita barra, per metà rossa e per metà blu, che ci farà capire in tempo reale chi sta dominando il combattimento. Una volta riempita con il nostro colore, premendo R3 sarà possibile attivare la Victory Burst Mode, un’apposita funzione che, non solo ci farà diventare momentaneamente più forti, ma che ci permetterà, sempre premendo lo stesso tasto, di scagliare un potentissimo attacco finale, caratteristico del personaggio che stiamo adoperando. Una volta attivata, tre icone fulmine ci indicheranno il tempo rimanente prima della fine di tale potenziamento e, fin quando tali icone non saranno del tutto svuotate, sarà possibile eseguire più di un attacco finale, sia con il nostro personaggio che con quelli alleati, andando così a facilitare ancora di più ciascun combattimento.

Al fianco di questa barra saranno presenti altri piccoli indicatori, situati sia sulla nostra parte di schermo che in quella del nostro avversario (da una a tre barre, a seconda di quanti personaggi saranno presenti per ciascun team) che si riempiranno ogni volta che saremo riusciti a mandare K.O. uno dei nostri rivali. Per vincere, tuttavia, non sarà necessario azzerare una sola volta l’energia vitale dei nostri nemici, ma renderli incoscienti in più riprese e colorare le apposite barre del nostro colore. La squadra che le riempirà per prima, quindi il team più abile, si aggiudicherà la vittoria.

Suonare il citofono e scappare è l'unica cosa che non potrete fare all'interno delle immense arene di J-STARS.

Suonare il citofono e scappare è l’unica cosa che non potrete fare all’interno delle immense arene di J-STARS.

Sfortunatamente però, il parco mosse dei personaggi non è proprio vastissimo, e non si possono fare grandi cose o combo troppo complicate: il concatenare attacchi deboli ad attacchi più potenti potrà essere alternato agli attacchi speciali eseguibili con la pressione del tasto cerchio in combinazione con la direzione in alto o con il pulsante di guardia, oppure ad attacchi in grado di sfondare le difese avversarie; comunque sia è apprezzabile il fatto che quantomeno sono state inserite all’interno del titolo la maggior parte delle mosse caratteristiche di ciascun personaggio, come la Kamehameha di Goku (e… Gintoki?), gli attacchi Gom Gom di Rufy e tanti altri.

Jump Market

Una delle caratteristiche più apprezzabili del titolo è la possibilità di poter sbloccare, sfruttando l’apposita modalità, alcuni dei personaggi di cui ancora non siamo in possesso. Tramite il Negozio Punti J saremo in grado di acquistare, ovviamente utilizzando la valuta presente in-game, i personaggi giocabili e di supporto che preferiamo, per poterli utilizzare fin da subito. Ovviamente, non avendoli sbloccati tramite la modalità principale (divisa in quattro sezioni) potrà volerci del tempo prima di arrivare alla parte in cui i nostri beniamini faranno la loro comparsa. Per cui, acquistandoli in questo modo, essi saranno utilizzabili in tutte le modalità esclusa l‘Avventura J, lasciandoci la possibilità di poterci giocare fin da subito, ma consentendoci di sbloccarli in quella precisa modalità per il semplice piacere di farlo e senza rovinarci la sorpresa.

Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto i piedi...

Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto i piedi…

I protagonisti, inoltre, non saranno l’unica cosa che potremo comprare in questo negozio speciale: scambiando le nostre monete con degli appositi gettoni sarà possibile recarci nella sezione dei distributori automatici e tentare la fortuna per ricevere delle speciali carte potenziamento. Come il nome stesso suggerisce, ciascuna di queste carte offrirà, se equipaggiata, un miglioramento e alcune caratteristiche uniche che i guerrieri potranno sfruttare all’interno dei combattimenti. Le carte variano da comuni, a rare, a super-rare, e sarà possibile capirlo grazie alle quattro stelle situate nell’angolo in alto a destra di ciascuna: una stella ci indicherà che la carta in nostro possesso è comune e che quindi anche il potenziamento offerto sarà normale, mentre quattro stelle indicheranno il massimo della rarità, vale a dire un potenziamento migliore e unico nel suo genere. Dopo aver ottenuto le apposite carte, sarà possibile equipaggiarle nella sezione chiamata Personalizzazione J, che presenterà al suo interno fino a cinque slot di posizionamento carte, in cui, in ciascuno di essi, sarà presente un pannello dove sarà possibile scegliere e posizionare le card con gli effetti e i potenziamenti da noi desiderati.

Un’altra delle cose vagamente apprezzabili del titolo è la possibilità di poter trovare e fare una chiacchierata con altri personaggi provenienti dalle serie offerte dal gioco, durante la modalità storia. Ovviamente si limiteranno a fare un cameo, e quindi non saranno selezionabili e giocabili, ma comunque sia può rivelarsi piacevole anche il solo poter vedere altri personaggi di nostro gradimento.

Un salto nel vuoto

Giunti a questo punto, c’è solo una cosa che mi viene spontanea da dire. Nonostante tutto, J-STARS Victory VS+ è il primo ad approdare in occidente, ma di sicuro non è “il miglior titolo Jump in circolazione” come si professava essere, in quanto offre certamente un’esperienza gradevole, anche se non priva di difetti, nonché alcuni personaggi provenienti da serie recenti, ma per il resto… esiste davvero di meglio. Basti pensare a Jump Ultimate Stars, il secondo cross-over per Nintendo DS uscito nel 2006 in Giappone, non proprio recentissimo ma davvero tosto e bello zeppo di personaggi, 305 per la precisione (da dividere in 56 personaggi giocabili e i restanti di supporto). Esso non presenta al suo interno solo una quantità spropositata di personaggi, ma anche una modalità di gioco che implica scontri di quattro personaggi tutti contro tutti, che offre ai giocatori non solo tanto divertimento, ma anche un vero e proprio senso di sfida che, sfortunatamente, in J-STARS Victory VS+ si riesce solo lievemente a percepire.

La faccia di Seiyasus è più che mai sconvolta...

La faccia di Seiyasus è più che mai sconvolta…

Non esattamente il Non Plus Ultra

Cosa ci si aspetta solitamente da una versione Plus di un titolo già uscito in Giappone? Oltre che una doverosa localizzazione, magari qualche ribilanciamento nel gameplay (e ci siamo), qualche nuova modalità esclusiva (e anche qui ci siamo) e magari qualche bel personaggio extra fra tutti gli innumerevoli eroi richiestissimi dai fan (e… qui proprio non ci siamo). All’annuncio di una versione europea che avrebbe potuto godere di contenuti inediti, abbiamo subito sperato nell’inserimento di nuovi personaggi, dato che il roster qualitativamente scarso della controparte nipponica avrebbe avuto bisogno di un leggero ritocco e di qualche bella new entry. Purtroppo così non è stato e, a parte il porting su PlayStation 4 e le conseguenti opzioni cross-save, l’unica vera novità rispetto a quanto visto lo scorso anno risiede nella modalità Arcade.

Una volta scelto il nostro team (che, vi ricordiamo, sarà composto da un personaggio giocabile, uno controllato dalla CPU e un supporto) saremo messi di fronte a una sfida che consisterà nel vincere (di base) sei scontri uno di seguito all’altro, di tanto in tanto interrotti da alcuni match speciali contro dei più potenti guerrieri misteriosi. Il livello di sfida decreterà la forza e l’abilità dei nostri avversari e… basta. La modalità Arcade, unica grande novità dell’edizione europea, consiste solo in questo.

Fighting Stars

Dal lato prettamente visivo, J-STARS è abbastanza appagante, e visto e considerato che si è puntato più alla qualità che alla quantità di personaggi e di serie presenti, mi sembrava quantomeno il minimo. In quanto comparto audio, il titolo si rivela veramente buono, non presentando brani originali tratti pari pari da ciascuna serie, ma ricreandone di nuovi, cercando di catturare l’essenza e il sound di ciascuna serie… e devo dire che c’è riuscito veramente bene! Non siete contenti? Bene! Come se non bastasse, tramite l’apposito editor, sarà possibile caricare all’interno del gioco brani in formato MP3 da poter usare come BGM all’interno dei combattimenti, andando quindi a allietare le sessioni di gioco sia con la nostra musica preferita, che con le varie opening, ending, o soundtrack a tema, tratte dalle serie presenti. Ovviamente, degna di nota è anche la opening e la main theme del titolo, Fighting Stars, eseguita da Hironobu Kageyama, Hiroshi Kitadani e Akira Kushida… non credo serva aggiungere altro. In termini di conversione, non aspettatevi di trovarvi di fronte a un titolo nativo per PlayStation 4, in quanto noterete come sia stato migliorato solo in parte per adattarsi all’esperienza next-gen, soprattutto trovandovi di fronte a inquadrature ravvicinate, per esempio sulle mani. Un’altra nota dolente, del tutto sorvolabile se vi interessa solo l’azione, è riconducibile agli sprite bidimensionali utilizzati per i dialoghi, dalle animazioni veramente nulle e dai disegni non proprio bellissimi da vedere.

Certo, Gintoki. E io so' Jeeg Robot d'Acciaio.

Certo, Gintoki. E io so’ Jeeg Robot d’Acciaio.

A chi consigliamo J-STARS Victory VS+?

La versione europea del titolo firmato BANDAI NAMCO Entertainment e Spike Chusonft presenta una localizzazione totale della parte testuale in lingua italiana, mantenendo però il doppiaggio originale giapponese. Per questa ragione consigliamo questo titolo a tutti gli appassionati delle serie targate Shonen Jump e che sono alla ricerca di un titolo frenetico e divertente. Non aspettatevi, tuttavia, una certa profondità nei combattimenti o un roster immensamente variegato, l’assenza del vostro personaggio o della vostra serie preferita potrebbe deludervi a tal punto da farvi pentire dell’acquisto. Del tutto evitabile per chi invece ha già comprato e giocato allo stremo la versione giapponese uscita lo scorso anno, a meno che non vogliate godervi dei dialoghi completamente tradotti in italiano.

  • Immensi scenari di gioco
  • Ottima la possibilità di poter caricare brani in MP3 da usare come BGM
  • Presenti funzionalità Cross-Save fra le tre piattaforme
  • Doppiaggio giapponese e sottotitoli in italiano…

  • …anche se non privi di atrocità nell’adattamento
  • Troppe poche serie, troppi personaggi provenienti dalle solite  erie note, altri messi a caso come supporto
  • Tantissimi altri personaggi storici del tutto assenti
  • Senso di sfida quasi assente
  • Qualche piccola incongruenza
  • La versione “Plus” aggiunge davvero poco di nuovo
J-Stars Victory VS+
3.5

Le stelle di Jump debuttano in Europa, ma si lasciano indietro troppi amici importanti

Sin da prima dell’uscita in Giappone, ci aspettavamo un titolo memorabile, che prometteva di unire gli universi degli innumerevoli shonen com Dragon Ball, One Piece e compagnia bella in un unico videogioco dal comparto tecnico notevole. Tuttavia, per un titolo che come punto di forza dovrebbe avere un roster di personaggi selezionabili che pescano a piene mani fra quelli che hanno fatto 45 anni di storia della rivista Jump, ci ritroviamo in un certo senso con un pugno di mosche in mano, con i soliti guerrieri noti a far da padrone e con la totale assenza di serie storiche come Captain Tsubasa, Kinnikuman, Slam Dunk, City Hunter, Yu-Gi-Oh! e tantissimi altre. I titoli usciti in passato su Nintendo DS erano più completi e curati dal punto di vista del gameplay: vi consigliamo di gettarvi a capofitto nell’acquisto di J-STARS Victory VS+ solo se siete rimasti impressionati dal suo comparto tecnico, se siete fan delle serie fortunatamente coinvolte (che spesso non godono di videogiochi a loro dedicati) o se siete alla ricerca di un divertimento leggero e non troppo impegnativo. Di certo, non potrà rappresentare un’alternativa a Super Smash Bros. per le console della famiglia PlayStation, ma verrà apprezzato da chi si nutre di manga e anime di casa Shueisha.

Prestigiatore, ballerino di break dance, produttore cinematografico, traduttore ufficiale di frasi imbarazzanti per prodotti R18, fondatore di Akiba Gamers: un curriculum da fare invidia a Johnny Sins, ma che non regge il confronto con la sua smodata passione per i giochi d’importazione e per i tegolini.